| IN VOLO SOPRA LA ROCCA |
20/05/2010 - In volo sopra la Rocca di Pierle.
I lavori di messa in sicurezza di Pierle hanno richiesto l'utilizzo di una gru in grado di raggiungerne la sommità della torre. La gru da 65 metri è equipaggiata con una cesta, collegata da una fune in acciaio, che consente a due operatori di lavorare in quota. La prima operazione svolta dai tecnici è stata quella di raggiungere la sommità della rocca per valutarne lo stato di conservazione. Successivamente, per consentire i lavori di pulizia dell'edera e più semplicemete per poter operare sotto la torre stessa, si è provveduto alla rimozione delle pietre sciole e quelle pericolanti. Al termine di questa fase, è stato possibile eseguire una perlustrazione dello stato della torre salendo dentro la cesta e raggiungendo in quola la sommità della torre.
In questa pagina vengono presentate alcune immagini di questa fase di perlustazione. Sono immagini uniche ed eccezionali disponibili solo sul nostro sito. Nessuno prima dei nostri tecnici ha potuto osservare la rocca da questo punto di vista. Il vento ha comunque creato alcuni problemi durante la fase di salita della gabbia. le folate che provenivano da sud-est, non facevano sentire i loro effetti alle basse quote perchè sia il maschio che la torre offrivano il loro poderoso riparo. Raggiunti i 25 metri dal suolo, superata la quota del maschio, il vento ha cominciato a dare fastidio ai movimenti della cesta. La gabbia, a quelle quote, è appesa ad una fune libera per almeno 35-40 metri, perdendo la copertura del maschio, ha iniziato a dondolare. L'operatore che muove la gru non può impedire che ciò avvenga, perchè è solo in grado di alzare o meno la cesta. Ancora peggiore la situazione quando si è cercato si sopravanzare la torre a livello dei 40 metri dal suolo.
La cesta, a causa del vento, ha cominciato a girare su se stessa ed è stato impossibile proseguire oltre. Sarebbe stato poi difficoltoso far ridiscendere, in sicurezza, una cesta eccessivamente mossa dal vento. Il rischio principale in questi casi è quello di essere sbattuti contro la torre dalle folate.La cesta è dunque rimasta sempre sottovento rispetto alla torre e sotto quota 40 metri. Ciò non ci ha impedito di fare un interessantissima scoperta, che dal basso non avevamo potuto notare.
Come si può vedere dalle pietre irregolari sul fianco della sommità del castello, quelle che ci sono sempre sembrati dei merli sulla sommità del maschio sono in realtà altre fineste con il muro sommitale della rocca che si ammorsava alla torre di almeno altri due metri. Probabilmente il corpo del maschio era più alto ed aveva finestre come quelle dei piani inferiori. Questa osservazione ci costringerà a modificare tutti i modelli computerizzati della ricostruzioni in 3d della rocca realizzati finora.
Dalle fotografie riportate in questa pagine è possibile anche notare quanto folta fosse la vegetazione in prossimità della torre prima dell'avvio dei lavori e fungeranno da confronto al termine di quest'ultimi.
Ecco una carrellata di fotografie scattate durante questa attività.
Ultimo aggiornamento 28/05/2010
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