LA STRUTTURA DOPO IL 1371

La struttura della Rocca di Pierle dopo il 1371

In questa pagina viene presentata una probabile ricostruzione della Rocca di Pierle dopo la riedificazione del 1371. La rappresentazione tridimensionale, che facilità la spiegazione, è stata prodotta dal curatore del sito. Per maggiori informazioni consultare la pagina info

La rocca, come la conosciamo oggi, è stata edificata a partire dal 1371, sopra un edificio più antico di cui si ha testimonianza sin dall'undicesimo secolo. La struttura attuale fu costruita da Francesco Casali su indicazioni del figlio Raniero cavaliere di Rodi. Le intenzioni dei Casali erano quelle di costruire un rifugio sicuro, in grado di resistere sia all'assedio da parte di eserciti nemici, che alle rivolte dei contadini come già si erano verificate a Mercatale nel 1369.
Con l'esperienza acquisita come cavaliere di Rodi, Raniero Casali ideò una fortezza inespugnabile. I sistemi di difesa di cui abbiamo testimonianza a Pierle resero la rocca sicura fino all'avvento della polvere da sparo, che ne decretò la fine.

La rocca era inespugnabile perchè concepita per difendersi in diverse maniere. La prima difesa era costituita dalla posizione della rocca. Lo sperone roccioso su cui poggia il castello, domina la vallata di Mercatale e fornisce un eccellente punto di avvistamento. Tale condizione permetteva un buon controllo del territorio e rendeva difficilmente attuabili attacchi di sorpresa.
Inoltre, il terreno in prossimità del castello è scosceso in tre direzioni su quattro. Quest'ultimo fatto impediva che la rocca subisse attacchi in massa da parte di eserciti nemici che non avrebbero trovato posto ai piedi delle mura.

La seconda difesa era costituita dalle possenti mura di cinta. Esse sovrastavano la strada sottostante di diversi metri ed erano rafforzate da quattro torri murarie (....che impropriamente sono chiamate torrette, per non confonderle con le due principali del maschio). Chiunque volesse entrare nella rocca, per raggiungere l'unico ingresso sul lato Nord-Est, avrebbe dovuto seguire un percorso che lambisce la cinta della rocca passando davanti a tutte quattro le torrette difensive.
Durante questo tragitto sarebbe rimasto costantemente sotto tiro dei soldati che trovavano posto nel camminamento che segue per intero l'interno delle mura. L'unico lato non scosceso, quello difeso dalla torretta Nord-Ovest, rimaneva comunque costantemente sotto tiro delle due torri principali.

L'ingresso storico della rocca era difeso da un sistema assai efficace. Per entrare all'interno delle mura era necessario salire una rampa e oltrepassare un punte levatoio come già spiegato nella pagina della descrizione della rocca. Si raggiungeva così il cortile piccolo. A questo punto però non si aveva ancora conquistato la rocca. Il cortile piccolo rimaneva comunque sotto tito delle due torri principali. La porta del maschio chiusa ne precludeva l'ingresso e per raggiungere il cortile grande era necessario percorrere lo stretto passaggio sotto la torre Ovest.

Dopo aver raggiunto i cortili, Prendere il maschio era un'altra impresa non da poco. Esso aveva solo due accessi, uno a Sud e uno a Nord. Essi erano chiusi con due doppie porte, protette al centro da caditoie. Se la prima porta veniva superata, la seconda era protetta dai fluidi bollenti che precipitavano dalla caditoia soprastante posizionata tra le due porte.
Il superamento delle doppie porte garantiva l'accesso esclusivamente al piano terra del maschio. Per salire ai piani successivi probabilmente esistevano solo scale a pioli visto che all'interno del maschio non ci sono resti di scale in pietra. Solo nella parte sommitale e nelle torri erano presenti scali in pietra, utilizzate nelle postierle realizzate all'interno delle mura.
Il maschio doveva essere conquistato piano per piano con gli assedianti che procedevano dal basso verso l'alto e gli assediati che arretravano ai piani superiori. Se il maschio veniva conquistato completamente restavano, come ultimo baluardo di difesa le due torri principali, alle quali si accedeva da un'unica porticciola posta sul terrazzo. Gli accessi ai due piani in cui sono divise le torri è garantito esclusivamente da postierle (condotti dentro le mura per il passaggio di un soldato alla volta).
Nelle stanzette all'interno delle due torri, con viveri a sufficienza, i signori della castello avrebbero potuto resistere per settimane anche se agli assedianti avessero preso tutto il resto della rocca.

Ultimo aggiornamento 21/02/2021

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